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IL CONSOLATO ITALIANO PROMUOVE A RIO E TERESOPOLIS, UNA SERIE DI EVENTI IN OCCASIONE DEL BICENTENARIO DELL’IMPERATRICE TERESA CRISTINA

Nata principessa a Napoli, fu una figura importante nella storia brasiliana quando sposò l’imperatore Dom Pedro II, tanto da essere definita la “madre dei brasiliani”.

Il Consolato Generale d’Italia a Rio de Janeiro promuove, nel mese di marzo, una serie di eventi per onorare il bicentenario della nascita dell’Imperatrice Teresa Cristina. Il programma prevede la presentazione di un libro per bambini, l’inaugurazione di una mostra e l’inaugurazione di un busto-monumento di quella che venne definita la “madre dei brasiliani”.

“L’imperatrice Teresa Cristina ha favorito i legami culturali tra l’Italia e il Brasile, che ora sono sempre più consolidati. Ha reso possibile l’immigrazione di innumerevoli italiani nel territorio brasiliano e, grazie al suo raffinato apprezzamento per le arti, ha contribuito in modo significativo alla formazione dell’identità culturale brasiliana e allo sviluppo delle relazioni tra l’Italia e il Brasile. Per non parlare dei suoi importanti contributi agli studi di archeologia nel mondo, in particolare in Italia. Da qui “l’importanza di celebrare la sua memoria e l’eredità da lei lasciata” sottolinea il Console Generale Paolo Miraglia del Giudice.

I festeggiamenti inizieranno il 14 marzo, data del compleanno dell’Imperatrice. In mattinata avverrà l’inaugurazione di un busto-monumento di Teresa Cristina, firmato dal noto artista italo-brasiliano Gianguido Bonfanti. L’opera sarà installata in Praça Itália, situata all’incrocio tra Avenida Beira-Mar e Avenida Presidente Antônio Carlos, nel centro di Rio, che sta passando per un processo di rivitalizzazione, promosso dal Consolato, in collaborazione con il Municipio di Rio.

La Praça Itália un tempo ospitava un busto in bronzo dell’Imperatrice Teresa Cristina. La scultura, tuttavia, fu rubata nel gennaio 2019 e non è stata mai recuperata.

La notte del 14 marzo, invece, verrà inaugurata al Palácio Tiradentes, sede storica dell’Alerj, sempre nel centro di Rio, la mostra “Teresa Cristina in Costruzione” che sarà aperta al pubblico fino all’8 aprile. Durante la mostra, i visitatori potranno ammirare i costumi e parte della scenografia della soap opera “Nos Tempos do Imperador”, fornita da TV Globo, e conoscere le attività dell’Imperatrice nel campo dell’archeologia.

Continuando le celebrazioni del bicentenario dell’imperatrice, il 16 marzo sarà lanciato il libro illustrato per bambini “A Cidade de Teresa”, firmato dalla professoressa Ana Maria de Andrade, con testi in portoghese e italiano. Il lancio avverrà presso il Colégio Estadual Rodrigo Otávio Filho, a Vaz Lobo, nella Zona Nord della capitale Rio de Janeiro, la prima scuola pubblica italo-brasiliana bilingue e biculturale nello Stato di Rio de Janeiro, a seguito di una partnership tra il Consolato Generale d’Italia, il Segretario della Pubblica Istruzione e il Dipartimento di Italiano presso l’UFRJ.

“Con questi eventi celebriamo non solo la memoria dell’Imperatrice, ma anche i rapporti e i profondi legami storici e culturali tra l’Italia e il Brasile”, sottolinea il Console Generale, Paolo Miraglia del Giudice.

Omaggio nella Città di Teresa

Il 16 marzo il Consolato Generale d’Italia a Rio de Janeiro parteciperà a un evento speciale promosso dal Municipio di Teresópolis, cittadina di montagna intitolata in onore all’Imperatrice.

Lì, presso il Palazzo Teresa Cristina, si terrà il ” Sarau Artístico Cultural Teresópolis, Cidade de Teresa”, con la partecipazione del sindaco Vinicius Claussen e del suo vice, il Dott. Ari Boulanger, oltre alla segretaria alla cultura Cléo Jordão.

Principessa in Italia, Imperatrice in Brasile

Teresa Cristina di Bourbon-Due Sicilie è nata a Napoli, nel sud Italia, il 14 marzo 1822. Figlia del Re Francesco I delle Due Sicilie e della Principessa Maria Isabella di Spagna, ha ricoperto il titolo di principessa durante i suoi primi 20 anni di vita, ma visse i restanti 47 anni sotto il nome di Imperatrice.

All’età di 21 anni, Teresa Cristina sposò il cugino portoghese Dom Pedro II, allora Imperatore del Brasile. Il matrimonio avvenne per procura, firmato dalla sposa a Napoli, e la coppia si conobbe solo quando sbarcò a Rio, il 3 settembre 1843.

Fino al 1889, quando fu decretata la fine dell’Impero brasiliano e fu istituita la Repubblica, l’Imperatrice visse in Brasile, ma ebbe poca influenza sulla politica del paese. D’altra parte, dedicò la sua vita ad azioni caritative e di promozione culturale.

Nei documenti storici, Teresa Cristina è sempre descritta come una donna dal sorriso tenero e gentile, che trattava tutti con molta gentilezza e gentilezza. Il suo comportamento le è valso il soprannome di “Madre dei brasiliani”: era la donna più ammirata e rispettata dell’intero periodo coloniale brasiliano.

Gli storici sottolineano che l’Imperatrice ebbe una grande influenza sull’immigrazione degli italiani nel territorio brasiliano, favorendo l’arrivo in Brasile non solo di contadini per il lavoro agricolo, ma anche di professionisti specializzati come medici, ingegneri, insegnanti, artisti e artigiani.

L’apprezzamento per l’arte e la cultura, in particolare per i reperti storici di antiche civiltà, valse a Teresa Cristina un altro soprannome che le è stato conferito in Brasile, quello di “imperatrice archeologica”. L’archeologia sarebbe stata la grande passione di Teresa Cristina.

Grazie all’Imperatrice, il paese ricevette più di 700 pezzi, tra manufatti in bronzo, terracotta, vetro e affreschi, prodotti tra il VII secolo a.C. e III d.C. Tra questi c’erano vasi, statue, affreschi, amuleti, anfore, portagioielli, bracciali e anelli, tutti rinvenuti negli scavi nelle città romane di Pompei ed Ercolano, nel napoletano e nella città etrusca di Veios, vicino a Roma.

Questa collezione formò la “Collezione Teresa Cristina”, che fu esposta al Museo Nazionale, a Quinta da Boa Vista, Zona Nord della Capitale Fluminense, dove risiedeva la Famiglia Imperiale. Tuttavia, la collezione è stata parzialmente distrutta dall’incendio che ha devastato l’edificio storico nel settembre 2018.

Teresa Cristina morì all’età di 67 anni, in Portogallo, nel dicembre 1889, poco più di un mese dopo essere stata espulsa dal Brasile, insieme a tutta la famiglia imperiale, prima della proclamazione della Repubblica, che poneva fine all’impero coloniale nel Paese.

Secondo i documenti storici, sul letto di morte l’Imperatrice avrebbe detto alla baronessa di Japurá, Maria Isabel de Andrade Lisboa, che l’accompagnava in esilio, che stava morendo di “dolore e tristezza”, non di malattia, per essere stata costretto a lasciare il Brasile.

La notizia della morte della “Madre dei Brasiliani” ha generato grande commozione nel Paese e la sua memoria è ricordata nei nomi di diverse città, come Teresópolis, a Rio de Janeiro, Teresina, a Piauí, Cristina, a Minas Gerais, e Imperatriz, nel Maranhão.

SERVIZIO

COSA: Bicentenario dell’imperatrice Teresa Cristina

QUANDO:

14 marzo

¹alle ore 10, riapertura di Praça Italia e presentazione del busto-monumento;

² alle ore 18, inaugurazione della mostra “Teresa Cristina in Costruzione”

16 marzo

³ alle ore 11, lancio del libro “A Cidade de Teresa”

¹ alle ore 19, “Sarau Artístico Cultural” di Teresópolis

DOVE:

¹ Praça Itália – Avenida Beira Mar, 3514 – Centro, Rio

² Palácio Tiradentes – Rua Dom Manuel s/n° – Centro, Rio

³ Colégio Estadual Rodrigo Otávio Filho – Av. Monsenhor Félix, 87 – Vaz Lobo, Rio

¹ Palácio Teresa Cristina – Av. Feliciano Sodré, 675 – Várzea, Teresópolis